Scarti tessili e abbandoni di rifiuti: i controlli nelle aziende producono risultati
Protezione dell’ambiente e gestione sostenibile del territorio: sono gli obiettivi perseguiti dalla convenzione firmata da Polizia provinciale di Prato e Alia Multiutility, che per il nono anno consecutivo hanno deciso di rinnovare questo impegno. Tra le principali attività messe in campo grazie alla convenzione ci sono i controlli alle aziende produttrici di rifiuti da scarti tessili, le verifiche sulla corretta gestione degli scarti tessili e delle modalità di raccolta differenziata, i controlli nelle zone industriali contro l'abbandono dei rifiuti, le verifiche sulla regolarità dei trasportatori di rifiuti e i controlli sulle posizioni tariffarie e le attrezzature per lo smaltimento dei rifiuti urbani.
Durante i servizi vengono condotte attività di polizia giudiziaria, delegate dalla Procura della Repubblica di Prato, nonché interventi con i Vigili del Fuoco per verificare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, vengono inviate segnalazioni alla Questura di Prato in merito alla presenza di cittadini stranieri extra-comunitari irregolari, impiegati nelle aziende oggetto di controllo. Infine, spazio agli accertamenti su aziende già precedentemente ispezionate, così da verificare la regolarità delle procedure di gestione dei rifiuti.
‘Il rinnovo della convenzione per l'anno 2025 rappresenta un segno tangibile dell'impegno reciproco a proseguire una collaborazione sempre più fruttuosa e condivisa’, ha spiegato il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai. ‘Questa convenzione, che prosegue da molti anni, ha permesso di ottenere risultati concreti e significativi, non solo in termini di prevenzione e controllo, ma anche nel disincentivare comportamenti illeciti’.
Finora (2017-2024) sono stati svolti 599 controlli, dai quali è emersa la presenza di 97 aziende (16%) in mancato possesso del registro di carico/scarico, documenti o formulari, nei confronti delle quali sono state elevate sanzioni amministrative con importo che va da 516 euro a 2.066 euro ciascuna. Sono state 128 le aziende (22%) che hanno compilato erroneamente il registro di carico/scarico, alle quali sono state elevate caso sanzioni amministrative, mentre 374 aziende (il 62% di quelle controllate) sono risultate in possesso di un registro compilato correttamente. In 40 casi i controlli hanno portato alla denuncia penale.