“Patto per il tessile”, anche noi tra i protagonisti
Il Distretto del tessile pratese si avvia verso l’economia circolare: il ‘Patto per il Tessile’ che è stato siglato tra Regione Toscana, Comune di Prato, Alia Servizi Ambientali SpA e, per il Distretto, Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana, Confartigianato Toscana e Astri (l’associazione del tessile riciclato) ha l’obiettivo di favorire la formazione di filiere certe e stabili da sviluppare dalla lavorazione fino alla destinazione degli scarti e al reimpiego o, laddove questo non sia possibile, agli impianti di incenerimento o alle discariche. Nella stessa logica di economia circolare, la Giunta regionale approverà anche le linee guida (redatte in collaborazione con Arpat, Arrr e associazioni di categoria) per l’applicazione del regime di sottoprodotto nell’industria tessile, allo scopo di migliorare le performance del distretto pratese proprio a partire dalla sua sostenibilità ambientale e dalla individuazione di nuovi sottoprodotti sottratti al regime dei rifiuti. Il Distretto del tessile e dell’abbigliamento comprende i comuni della Provincia di Prato e alcuni comuni limitrofi (Agliana, Quarrata e Montale in provincia di Pistoia; Campi Bisenzio e Calenzano in provincia di Firenze) ed è già attivo nel recupero e riciclo, tanto che gli scarti non diversamente reimpiegabili si stimano attorno alle 50.000 tonnellate anno. “L’obiettivo – ha dichiarato l’A.D. Alessia Scappini firmataria del Patto per Alia Servizi Ambientali SpA – era trovare una piattaforma dove questi quantitativi si possono gestire, dando vita a nuove filiere di riciclaggio che consentono di recuperare gran parte dei rifiuti tessili per produrre nuovi prodotti”.