06 giugno 24 alle 06:00

A Prato è partito il cantiere del Textile Hub: sarà un impianto modello al servizio del distretto tessile

Sono iniziati i lavori per la costruzione del Textile Hub di Prato. Il progetto prevede la realizzazione, in via di Baciacavallo, di un impianto di selezione automatica di rifiuti tessili post e pre-consumo, con capacità di circa 33.000 tonnellate all’anno, per garantirne il successivo riutilizzo e riciclo. L’impianto, del quale è già iniziato lo scavo delle fondamenta, entrerà in funzione nella prima metà del 2026. Sarà l’unico impianto del genere in Italia a servizio di un intero distretto produttivo, quello tessile pratese, e l’unico ad utilizzare l’intelligenza artificiale (tecnologia Fibersort della ditta belga Valvan) e una tecnologia a infrarossi altamente evoluta, che si basa su scansioni della spettroscopia del vicino infrarosso (Nirs) per effettuare la cernita per colore e per composizione dei vari materiali tessili.
 
A pieno regimo l’Hub tratterà due tipi di flussi: 20.000 tonnellate di materiale all’anno derivanti dal circuito del post consumo (più o meno l’intero fabbisogno regionale) e 13.000 tonnellate all’anno derivanti dal circuito del pre-consumo (circa il 50% di questa tipologia di rifiuti, tipicamente scarti tessili di produzione e lavorazione, deriverà dalle attività del distretto tessile di Prato). Il progetto avrà un costo totale di 29,5 milioni di euro in parte finanziati con fondi Pnrr.

‘L’Hub Tessile nasce da un concetto condiviso sul territorio, per rendere Prato ancora di più un modello di riferimento di economia circolare per il riutilizzo degli indumenti usati e degli scarti di lavorazione tessile’, sottolinea Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility. ‘Il distretto pratese, grazie all’Hub, sarà in grado di offrire al sistema manifatturiero italiano un valido supporto per superare le difficoltà di approvvigionamento di materie prime destinate alla produzione. Questa mancanza sarà compensata dalle materie prime seconde derivanti da un riciclo efficiente delle fibre tessili valorizzabili. Un circuito certificabile, che darà valore aggiunto alle produzioni realizzate con materiali di recupero, nel segno, già tracciato a livello europeo, di una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, al riciclo e al riuso’.