Alia compie 5 anni e cresce insieme a voi
L’intervista al presidente Nicola Ciolini: completamento della trasformazione dei servizi di raccolta, nuovo piano per l’autosufficienza impiantistica, centralità del capitale umano le sfide di un’azienda che vuol diventare un’infrastruttura stabile della sostenibilità.
Alia compie il quinto anno di attività: era il 13 marzo 2017 quando le 4 aziende di servizi ambientali delle province di Firenze, Pistoia e Prato si fusero, dando vita al nuovo gestore dei servizi ambientali della Toscana centrale. In questi primi anni di attività l’azienda, che si colloca tra i principali operatori di settore a livello regionale e nazionale, ha portato avanti i progetti di trasformazione dei servizi di raccolta in molti dei 58 comuni serviti: gli abitanti dei comuni di Firenze e Pistoia sono adesso coinvolti da queste riorganizzazioni, con l’obiettivo di aumentare qualità e quantità di materiali raccolti in modo differenziato per essere avviati alle filiere di riciclo o compostaggio, riducendo sempre più la quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire. Lo scorso anno, grazie all’attenta collaborazione del milione e mezzo di abitanti serviti la raccolta differenziata ha superato il 65%; abbiamo lavato e spazzato quasi un milione di chilometri di strade; sono saliti a 170 i punti di accesso sul territorio a disposizione dei cittadini, con 30 ecocentri e 117 ecofurgoni dove è possibile portare quei rifiuti che non vanno al servizio stradale; oltre 50.000 sono stati gli studenti coinvolti nei progetti di educazione ambientale.
Per l’occasione del compleanno di Alia, abbiamo posto al presidente Nicola Ciolini qualche domanda.
Presidente Ciolini, è il compleanno di Alia, ed al contempo la sua presidenza compie un anno: qual è il suo bilancio?
"Stiamo vivendo un’esperienza molto stimolante: in questo anno abbiamo definito una strategia non solo su un piano di crescita delle aziende del gruppo in quanto a servizi e infrastrutture, ma soprattutto abbiamo iniziato un processo che renda ancora più centrale il ruolo del capitale umano dell’azienda, la risorsa più preziosa. Stiamo coinvolgendo tutti i nostri addetti per riscrivere la nostra mission sul territorio. Non saremo più visti come quelle persone che si occupano semplicemente di portare via i rifiuti, ma ci candidiamo per essere attori e protagonisti di un processo virtuoso di transizione verso l’economia circolare per rendere la Toscana sempre più sostenibile. I servizi per i cittadini, a partire dalla raccolta porta a porta, ma anche attraverso le decine di sedi e strutture operative aperte al pubblico, sono ogni giorno sempre più incentrati sul rapporto diretto tra gli utenti ed i nostri operatori, che di fatto diventano costruttori della sostenibilità.”
Quali sono le sfide più importanti che attendono Alia?
“Oltre al cambiamento dei sistemi di servizio, l’obiettivo più importante è dare alla Toscana l’autosufficienza impiantistica, così da chiudere i cicli di trattamento dei rifiuti. Questo passa attraverso un enorme sforzo collettivo per aumentare la raccolta differenziata, sul piano qualitativo e quantitativo, avendo a valle poli impiantistici d’avanguardia necessari per trasformare quantitativi sempre maggiori dei rifiuti che raccogliamo in materie seconde da reimmettere nel sistema produttivo. Questo va fatto non solo per le filiere che sono più avanti – come quelle della carta, delle plastiche o del vetro – ma anche per cercare di restituire ai cicli produttivi anche quanto più possibile degli altri preziosi materiali che recuperiamo”.